Elle...
Ho incontrato elle mentre cercava qualcosa
(un frammento di sé dentro uno specchio?)
con un certo modo in-fantile di osservare
il particolare in luogo senza spazio,
in un’epoca senza tempo
(u-topia e u-cronia,
buon luogo e buon tempo).
L’ho vista disegnare con gesti precisi
i confini di un cielo popolato di essenze.
Ad elle non basta la superficie dipinta
è sempre un po’ più in là, un po’ oltre,
un po’ altra.
Elle è l’eterno femminino
tutto lʼeffimero è solo un simbolo
Elle è la differenza specifica
(pensiero della differenza)
la visione a tutto tondo
dell’universo femminile.
Elle è l’androgino che osserva il ricordo
della sua lacerazione.
Elle è il mutamento di prospettiva,
il rivolgimento dello sguardo.
Ti sembra di conoscerla appena la incontri
ma ogni nome le scivola via.
Elle est dejà là
vive nel mondo che si fabbrica
coi suoi gesti.
Elle ti chiede uno sforzo orfico,
se ti volti indietro
la perderai per sempre.
Jean Cristophe Martini
Paris, dimanche 2 juin 2002
Elle…
Galleria Artestudio Clocchiati, Udine
Giugno – luglio 2002