Ho incontrato elle mentre cercava qualcosa (un frammento di sé dentro uno specchio?) con un certo modo in-fantile di osservare il particolare in luogo senza spazio, in un’epoca senza tempo (u-topia e u-cronia, buon luogo e buon tempo). L’ho vista disegnare con gesti precisi i confini di un cielo popolato di essenze. Ad elle non basta la superficie dipinta è sempre un po’ più in là, un po’ oltre, un po’ altra. Elle è l’eterno femminino tutto lʼeffimero è solo un simbolo Elle è la differenza specifica (pensiero della differenza) la visione a tutto tondo dell’universo femminile. Elle è l’androgino che osserva il ricordo della sua lacerazione. Elle è il mutamento di prospettiva, il rivolgimento dello sguardo. Ti sembra di conoscerla appena la incontri ma ogni nome le scivola via. Elle est dejà là vive nel mondo che si fabbrica coi suoi gesti. Elle ti chiede uno sforzo orfico, se ti volti indietro la perderai per sempre.
Jean Cristophe Martini Paris, dimanche 2 juin 2002
Elle… Galleria Artestudio Clocchiati, Udine Giugno – luglio 2002